A pochi km dall’abitato di Torre di Palme sorge lo Stabilimento Idropinico che sfrutta le “Acque Palmensi del Piceno”, imbottigliate e servite presso la piccola stazione termale. L’edificio venne realizzato nel 1950 a corredo dell’impianto di convogliamento delle acque ed è immerso in un parco di pini e palme secolari. Assunte per la cura delle malattie del ricambio e dell’apparato digerente, le proprietà curative delle acque palmensi erano conosciute già in epoca romana come dimostrano i resti di una fontana e di due cunicoli utilizzati per il trasporto delle acque. L’efficacia curativa delle acque è stata confermata nel 1952 dall’Università di Roma, che compì analisi chimiche e batteriologiche e test ufficiali di sperimentazione clinica, e nel 1957 dalla Università di Pavia, che si occupò degli studi farmacologici. Le acque, la cui composizione è mediominerale bicarbonato calcica, sgorgano a 16°C.