Immersa in uno scenario di rocce granitiche rosa e grigie tra le selvagge montagne che le fanno da corona, questa cascata ha ricevuto nel tempo l’omaggio di viaggiatori e turisti d’eccezione, tra i quali Gabriele D’Annunzio. Sa Spendula significa semplicemente “la Cascata”, non è mai servito un ulteriore nome per definirla. In tutto il territorio è la cascata per eccellenza, il monumento naturale che più caratterizza Villacidro, conosciuta in tutta la Sardegna e da sempre imperdibile meta per chiunque giunga nella cittadina. Sa Spendula è un maestoso salto del torrente Coxinas che ha le sue sorgenti nell’altopiano omonimo, a circa 700 m. s.l.m. Il rio scende verso il Campidano lungo una gola stretta e profonda formatasi tra il monte Omo e il Monte Margiani e a un certo punto strapiomba con tre salti l’ultimo dei quali, di circa 30 metri, è proprio Sa Spendula. Immersa in uno scenario di rocce granitiche rosa e grigie tra le selvagge montagne che le fanno da corona, questa cascata ha ricevuto nel tempo l’omaggio di viaggiatori e turisti d’eccezione, tra i quali Gabriele D’Annunzio. Nel 1882, lo scrittore, in occasione di una sua visita a Villacidro in compagnia di Cesare Pascarella ed Edoardo Scarfoglio, dedicò alla cascata un sonetto che aumentò ulteriormente il prestigio di questa bellezza naturale. La cascata è raggiungibile percorrendo un breve sentiero che costeggia il rio e conduce proprio sotto al salto; nei periodi di intensa pioggia l’impetuosità dell’acqua non permette di avvicinarsi troppo e offre ai visitatori una splendida visione simile ad una nuvola spumeggiante!
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