Il piccolo borgo di Sparavera è un caratteristico nucleo abitato stabilmente da quattro persone che sorge a 960 metri s.l.m. in Alta Valle Brembana, nel comune di Mezzoldo, ultimo paese della provincia di Bergamo prima del Passo San Marco e la Valtellina.
Borgo di antica formazione (il nome compare in documenti risalenti al XIV secolo), deve il suo nome al toponimo lombardo Sparavee (sparviere), derivante dal dialetto milanese.
Raccolto attorno al suo solido nucleo medioevale è attraversato da un percorso pedonale principale, un tempo importante tracciato commerciale denominato Via del Ferro (una rete di mulattiere che solcavano le pendici brembane delle Alpi Orobie su cui transitava la produzione delle fucine locali verso la Valsassina), da cui si diramano stradine laterali e caratteristici porticati. L’altezza delle case era realizzata in funzione del dislivello in cui venivano poste le fondamenta, senza eccedere rispetto alle altre, facendo assumere al borgo un particolare aspetto omogeneo che costituisce un esempio di armoniosa architettura rurale.
Situato nel mezzo di verdi prati, Sparavera ha sempre avuto un volto prettamente agricolo, dove generazioni di storiche famiglie mezzoldesi hanno vissuto tramandandosi i segreti della vita rurale, della coltivazione, dell’allevamento. Ancora oggi si possono ammirare i piccoli ballatoi lignei (lóbie in dialetto locale), balconi dotati di pertiche e graticci utilizzati in passato per l’essiccazione dei cereali, che testimoniano la presenza di coltivazioni a seminativo. Sono inoltre presenti alcune cantine per la stagionatura e conservazione del formaggio e due antiche fontane che fungevano da abbeveratoio e da lavatoio.