Nel cuore di Spaccanapoli ad adornare il Largo Corpo di Napoli, la statua ellenistica del Nilo, di autore ignoto, eretta nel quartiere degli Alessandrini che ne avevano importato il culto. Mutilata della testa, la statua marmorea fu poi interrata fin quando non tornò alla luce, nel XV secolo. Collocata su basamento nel 1667, fu completata a fine '700 con vari elementi. Il Dio giace sdraiato, possente e muscoloso con il viso arricchito da una barba lunga, con la mano destra sorregge una cornucopia simbolo della fertilità del fiume egizio, con la sinistra si appoggia ad una sfinge.