Sotto le strade del centro storico scorre ancora un reticolo di rivi urbani, canali artificiali, che conducono in città l’acqua pulita del fiume Trebbia e convogliano quelle reflue fino al fiume Po, attraversando il centro storico da sud a nord. L’origine di questi rivi risale all’insediamento romano, fondativo della città, e deriva dall’ingente opera di bonifica dei territori paludosi operata dai romani stessi. In origine i rivi erano scoperti e vocati ad usi diversi: rimane ancora nel nome di tre vie dette “molinerie” il ricordo dell’esistenza di mulini urbani in cui l’acqua, risorsa preziosa, era la forza motrice per azionare ingranaggi, ruote e alimentare fucine. Molineria S. Giovanni si trova a pochi metri da via Beverora, il rivo principale che ha dato nome alla vicina chiesa detta appunto “in canale”. Coperti tra i secoli XIX e XX, le tracce fisiche di questi rivi sono ormai andate perdute, ma si conservano ancora in alcuni sotterranei e cantine del centro storico.