Sompiano, cinquecentesca frazione assolutamente caratteristica, del Comune di Borgo Pace, che – con i suoi due edifici religiosi (Oratorio del Carmine con il pregevole affresco della Madonna del Latte e la Chiesa di Santa Croce), il suo quattro forni pubblico, il piccolo mulino e il torrente che attraversa gli ordinati giardini – sembra come arrivata ai giorni nostri da uno strepitoso dipinto d’altri tempi per l’effetto d’una magia.
A Sompiano esisteva un Castello ormai scomparso, sembra che alcune case del borgo siano state fatte con le sue pietre.
Le due pievi fanno parte della Parrocchia Di San Michele Arcangelo assieme all'abbazia di Lamoli.
Tutto il comune di Borgo Pace è caratterizzato da un territorio per lo più montano, con terreni particolarmente sciolti ricchi di potassio e magnesio rappresentando la condizione agronomica ideale per la coltivazione della Patata.
Se a questo si aggiunge un clima tipicamente montano e la tenacia dei coltivatori si può facilmente intuire che vi sono tutte le condizioni ottimali per la produzione di patate di alto livello qualitativo. La patata di Sompiano, nella varietà a pasta bianca e rossa, viene coltivata a partire dagli anni cinquanta del secolo scorso ed è sempre stata uno degli ingredienti base nell’alimentazione delle genti di montagna, per la facilità di coltivazione , le proprietà nutrizionali e la molteplicità degli usi culinari a cui poteva essere destinata. La patata rossa ha forma lungo-ovale e polpa giallo-chiara, dalla consistenza ideale per la preparazione degli gnocchi.
A partire dal 2002 la patata di Sompiano è stata oggetto di particolare attenzione da parte dell’Amministrazione Comunale che unitamente ai coltivatori locali ed alle associazioni agricole, con l’intento di valorizzare il prodotto non solo dal punto di vista strettamente commerciale ma soprattutto come vetrina promozionale e turistica del territorio, ha promosso la creazione dell’Associazione dei produttori della Patata di Sompiano ed ha affidato un progetto di studio e ricerca al CISA (centro interprovinciale di sperimentazione). I risultati hanno confermato le eccellenti qualità organolettiche del prodotto che è diventato uno dei simboli della gastronomia borgopacese.