Le vigne di Carema trasudano storia: dalla storia di fatica delle persone che nei secoli hanno realizzato i terrazzamenti e scolpito i pilun (piloni di pietra o cemento con una pietro piatta in cima usati come sostegno alle pergole di vigna terrazzate), alla storia degli eserciti che sono transitati da questa valle che conduce alla Francia, fino alla storia a noi più vicina. Se infatti, pochi chilometri più a levante le fabbriche tessili di Biella avevano, tra Ottocento e Novecento, risucchiato forza lavoro dalle valli vicine, portando allabbandono delle vigne in zone come Lessona, Bramaterra, Boca, qui a Carema la presenza nel secondo dopoguerra della Olivetti di Ivrea ha invece favorito il mantenimento delle vecchie vigne: data la piccola estensione delle proprietà, era possibile fare i turni in fabbrica e continuare ad avere un po' di tempo libero per accudire la vigna. Per questo le vigne si sono salvate finché c'è stata l'Olivetti.