Gli edifici del seminario vescovile, che attualmente ospitano anche una scuola di teologia per laici e una nutrita biblioteca, un tempo formavano un complesso conventuale dove viveva una fiorente comunità di Frati Domenicani. Il nucleo originario del convento si formò tra il XIII e il XIV sec., in un'epoca in cui Treviso godeva di particolare splendore culturale e artistico. Dopo la soppressione dell’epoca napoleonica, nel 1839 l’ex convento diventa Seminario Diocesano. Interessanti i due chiostri cinquecenteschi, il refettorio con l’elegante fregio monocromo sotto il soffitto, il pulpito in pietra e un affresco nella parete di fondo. Nella Sala del Capitolo Tomaso da Modena ritrasse sulle quattro pareti, nel 1352, i membri più insigni dell’Ordine, realizzando un autentico capolavoro. Quaranta sono i Domenicani ritratti con fresco realismo, ognuno nella sua cella, seduto al suo scrittoio e distinto dagli altri per qualche particolare.