SCUOLA MEDIA "GIUSEPPE MANNO"

CAGLIARI

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SCUOLA MEDIA "GIUSEPPE MANNO"
La Scuola Media Statale “G. Manno” è la scuola media di Cagliari di più antica e illustre tradizione formativa per molte generazioni di cagliaritani, la sua sede principale occupa, fin dalle origini, una parte dell’antico Collegio gesuitico di santa Teresa risalente al 1631 ed edificato, unitamente alla chiesa dedicata a santa Teresa d'Avila nel terreno situato nelle immediate vicinanze della chiesa spagnola di S. Eulalia. Su una lapide a lato della chiesa diventata poi Auditorium Comunale, vi è la data di costruzione, 1631, e il nome del donatore dei terreni. Nel 1848, dopo alterne vicende, i Gesuiti lasciarono la città abbandonando definitivamente la chiesa e il convento. La chiesa e il collegio ebbero differenti destinazioni d’uso e, almeno per quanto riguarda la chiesa, un utilizzo diverso da quello originale. Con la legge del 13 novembre 1859 nell’istituto di S. Teresa furono istituiti: le scuole elementari di S. Teresa, la Regia scuola tecnica A. Cima e il Regio Liceo Dettori. La storia della scuola media Manno comincia il 1° ottobre 1940: con la legge Bottai, le tre prime classi del ginnasio si staccano dalle ultime due del liceo Dettori costituendo la Scuola Media n. 2. Lo stesso preside del liceo-ginnasio fungeva da preside per la nuova scuola media che rimane nello stesso edificio ed occupa i locali prospicienti la via del Collegio, con ingresso dall’ottocentesco portone con la lunetta. La porta centrale è riservata alle classi femminili del liceo, mentre le classi maschili accedono all’istituto dalla piazzetta Dettori. Nel 1947 la Scuola Media n. 2 cambia l’intestazione e viene intitolata al Barone “Giuseppe Manno”, una delle figure di rilievo della vita politica e culturale dell’Ottocento sardo. Il caseggiato, completamente ristrutturato tra il 1994 e il 1997, conserva al suo interno i segni dell’architettura dell’antico collegio e della storia cittadina: i cortili di collegamento con la chiesa e il resto del convento, il grande portale con mensolone, scudi e mascheroni, le volte arcuate a sesto ribassato e a crociera, stucchi seicenteschi e del periodo fascista, un piccolo monumento ai caduti della I guerra mondiale e una targa di bronzo che porta impresso il proclama della vittoria pronunciato nel 1918 dal Generale Diaz. L'archivio della scuola, che andrebbe ordinato e fatto conoscere, conserva la memoria storica degli anni della seconda guerra mondiale: pagelle, certificati di razza, tessere dei giovani Balilla, richieste di nulla osta a causa dello sfollamento, "foglietti" con le relazioni dei docenti sull'andamento del conflitto da riferire agli alunni, registri che interrompono le annotazioni delle lezioni nel Febbraio 1943, quando in seguito ai bombardenti che colpirono pesantemente la città, l'allora Preside è costretto a chiudere l'edificio e a trasferire i documenti nella propria abitazione.
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