Stupore colpisce chi visita il Santuario che per gli aspetti spirituali è il richiamo ai valori della carità e della verginità e per quelli stilistici è un esempio di gotico-lombardo della prima metà del Novecento. L’unicità del monumento è dovuta a interventi di alta tecnologia ingegneristica. L’instabilità del sottosuolo richiese opere di consolidamento con lavori di sottomurazione e un sistema di compensazione tramite martinetti oleodinamici. È sede dell’Istituto delle Suore di Carità, fondato nel 1832 da Bartolomea Capitanio e Caterina Gerosa. La prima sede fu il Conventino. Nel 1926 la Congregazione decise di costruire un Santuario adiacente agli edifici originari: i lavori iniziati nel 1931 terminarono nel 1938.
Il Santuario, rivestito da blocchi di granito rosa, ha un campanile a cuspide alto 21 m. L’interno a pianta quadrata, con volte a crociera, è diviso in tre navate da colonne decorate con mosaici. Lungo le pareti affreschi di stile preraffaellita su fondo oro.