Sorge presso Porta Romana sui ruderi di una rocca medievale. Di pregevole fattura e molto venerata è l’immagine della Madonna delle Grazie, tavola attribuita a Pancrazio Iacovetti da Calvi (1445-1513). L’edificio, il cui aspetto esterno risale a un intervento successivo al terremoto del 1898, fu costruito con l’annesso convento a metà del XV secolo. La costruzione inglobò un preesistente oratorio del XII sec. intitolato al SS. Salvatore e sede della Compagnia dei disciplinati. Dal transetto si accede alla sottostante cripta protoromanica, che colpisce per la sua delicatezza, suggerita dalle colonne leggermente sfalsate, che dividono l’ingresso dall’abside. La cripta è di difficile datazione dopo l’anno mille. Suggestive alcune pitture murali, fra le quali un San Francesco, da molti considerato una delle più antiche rappresentazioni del Santo ed un Sant’ Antonio, in minima parte rovinato da un graffito, una firma, con cui Alfonso d’Aragona volle segnare il suo passaggio nella cripta.