SANTUARIO SANTA MARIA ASSUNTA IN VESCOVIO

TORRI IN SABINA, RIETI

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SANTUARIO SANTA MARIA ASSUNTA IN VESCOVIO
La Chiesa di Santa Maria della Lode a Vescovio è il centro più antico della storia civile e religiosa della Sabina. Situata nel comune di Torri in Sabina, è definita anche come "Cattedrale dei Sabini", “Maior ecclesia Sabinensis” e "Santa Maria in Vescovìo". Si erge nella pianura dove in epoca romana, I secolo a.C., sorse il fiorente mercato di “Forum Novum”, di cui alcune preziose tracce risalenti all'epoca romana o alla prima fase paleocristiana sono parte dell'attuale chiesa. Il luogo divenne sede di ville di grandi signori romani, tra cui la famiglia degli Aureli-Ursaci, che fu la prima fuori Roma ad abbracciare il Cristianesimo. L’evangelizzazione della Sabina iniziò da qui nel 40-50 d.C., con la formazione della prima comunità cristiana fuori Roma. Si cominciò a celebrare la Fractio Panis (l’attuale Santa Messa), che secondo la tradizione venne celebrata anche da San Pietro nella sala da pranzo della villa degli Ursaci. I cristiani subirono persecuzioni fino al III secolo d.C., di conseguenza molti furono i Martiri; in particolare, a Vescovio si conservò il culto delle reliquie di tre martiri fino al IX secolo d.C., quando queste andarono perdute con l’invasione dei Saraceni. Nel IV d.C. fu costruita la Chiesa di Vescovio sui resti della villa degli Ursaci. Questa divenne da subito residenza vescovile e mantenne il privilegio fino al 1495; in quest’arco temporale 5 vescovi del luogo divennero Papa. La chiesa fu da subito dedicata alla Madonna della Lode ed in suo onore fu fatto realizzare un quadro, da cui deriva uno dei nomi della Chiesa; da allora il centro mariano rimane il più importante della Sabina. Con l’invasione saracena del 876 d.C., la Chiesa fu rasa al suolo e poi ricostruita in soli dieci anni. La torre campanaria del X-XI secolo, rappresenta un affascinante esempio di architettura religiosa romanica, con 3 ordini di finestre e realizzata con preziosi inserti di materiali di spoglio di epoca romana o paleocristiana. La pianta della chiesa è costituita da un unico corpo centrale e due cappelle laterali. Ad accogliere i visitatori vi è la navata, impreziosita da un interessante ciclo pittorico del XIII secolo, attribuito alla scuola del Cavallini. L’affresco della controfacciata rappresentante il Giudizio Universale fu probabilmente realizzato dallo stesso Cavallini. Gli affreschi della parete di destra raffigurano l’Antico Testamento, quelli di sinistra il Nuovo Testamento. Quanto rimane degli affreschi era sotto uno strato di calce del 1800, ripulito durante i restauri del 1930. In diversi affreschi è raffigurato il volto di San Pietro, per rafforzare la tradizione della sua antica presenza. Accedendo al presbiterio, sulla sinistra è situato un pulpito costituito da una lastra di epoca romana o paleocristiana. Nell’abside è presente un quadro del 1400, copia di quello originale del IV secolo raffigurante la Madonna della Lode.
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