Delegazione FAI di Messina
Lunedì:
09:30 - 13:30
Giovedì:
09:30 - 13:30
Arroccato sulla cima dei Monti Nebrodi a più di 1000 metri di altezza, Capizzi viene considerato una delle mete più affascinanti dell'entroterra Messinese che unisce l'incanto del paesaggio naturale alle bellezze storico-artistiche.
Probabilmente è l'antica "Capytium" menzionata da Cicerone e le cui origini risalgono ad epoca romana. Del dominio Arabo sono evidenti ancora oggi le tracce nei resti di alcuni monumenti tipici della cultura Islamica. Gradinate, vicoli a zig-zag, strade molto strette ed edifici con tetti piatti. In età Normanna il borgo appartenne al demanio, mentre durante il dominio Svevo il territorio fu elevato a contea e data a Corrado di Antiochia. Sotto la dinastia degli Angioini e degli Aragonesi gli abitanti poterono migliorare le proprie condizioni di vita, ma solo alla fine del 1700 Capizzi riprenderà il dominio sulle proprie terre potendone sfruttare al meglio le loro risorse.
Importanti segni di queste dominazioni si rivelano nei resti del Castello Arabo, nella Chiesa Madre dedicata a san Nicola di Bari risalente al 1234, una basilica medievale con un pregevole portale gotico; nel Santuario di San Giacomo Maggiore, che è la chiesa più antica della Sicilia e che risale al periodo di dominazione Normanna. All'interno della Basilica si trovano le reliquie di San Giacomo e una statua della Madonna del Soccorso, risalente al 1517 attribuita ad Antonello. Nel Collegio delle Figlie di Maria cui è annessa la Chiesa di S. Antonio Abate, che custodisce una bella tela settecentesca di Giacinto Platania. In Piazza Umberto I, invece, non si può tralasciare una sosta all'Oratorio della Compagnia del Santissimo Sacramento con il suo elegante portico settecentesco e all'ex Monastero delle Benedettine che al suo interno ospita la bellissima Chiesa dell'Annunziata. Da non perdere il Palazzo Russo-Larcan dalle decorazioni che richiamano il neoclassicismo ed il Museo Diocesano, con la pregevole Sala degli stucchi, la collezione di argenti di scuola messinese e palermitana del ‘600, del ‘700 e dell'800 e la Sala dei paramenti ala dei Paramenti, realizzati con tessuti in damasco classico o taffetàs ricamati in fili di oro e seta o broccati, di manifattura siciliana.
La sua posizione piuttosto isolata e il fascino del paesaggio che lo circonda fa di Capizzi una delle mete più interessanti del Parco dei Nebrodi, paradiso per i turisti che amano immergersi nella natura, tra boschi di querce e tassi, e possono ammirare le numerose testimonianze lasciate dalle varie dominazioni. In occasione delle giornate FAI per le scuole, sarà aperta la pinacoteca, ancora in fase di allestimento, che fa parte del complesso del Santuario di San Giacomo, ed era l'oratorio della Compagnia della Buona Morte, al cui interno è custodita la pregevole tela della Pietà con le anime del Purgatorio.
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degli Apprendisti Ciceroni dell'Istituto Comprensivo Capizzi - Cesarò (ME)