La prima pietra di quella che, elevata al grado di santuario, è la più bella e ricca Chiesa di Cittanova, oggi appartenente al “Consorzio Giubileo 2000 - La rete dei Santuari Mariani calabresi”, fu posta su iniziativa di don Domenico Maria Siciliani il 7 maggio 1823 nel luogo dove sorgeva una piccola chiesa dedicata alla Madonna del Rosario, distrutta dal terremoto del 1783; il sacerdote affidò l’esecuzione architettonica a Francesco Morani e ai due figli Vincenzo e Fortunato e l’esecuzione materiale ai Tigani e ai Rovere. L’architettura è di stile neoclassico con pianta longitudinale, facciata tripartita con due campanili a torre quadrata, linee baroccheggianti e forme armoniche; a croce latina presenta l’interno a navata unica con due cappelle formanti transetto e abside semicircolare, soffitto in legno con volta al di sopra della navata e catino sopra l’abside; è sottoposta a tutela monumentale L. n. 1089/1939).Fra le molte opere d’arte ivi custodite, una statua in marmo bianco della Madonna col Bambino, dello scultore Francesco Jerace, collocata sulla facciata della chiesa entro una nicchia posta tra i due campanili; nel sontuoso interno a navata unica, le decorazioni neoclassiche a stucco eseguite dai Morani, i meravigliosi affreschi del soffitto del maestro Colloca (Lavanda dei piedi, Incoronazione della Vergine e La disputa di Gesù al tempio), quattro affreschi di Brunetto Aloi nel transetto e la statua lignea della Madonna del Rosario, scolpita da Giuseppe Biangardi.
Di grande pregio è il portone in bronzo, di recente fattura, donato dalla BCC, sul quale, a rilievo sono narrate le scene del nuovo Testamento. È Suddiviso in 8 formelle rettangolari nelle quali vengono raffigurati i “Misteri della luce”, gli ultimi in odine di istituzione e voluti da Papa Giovanni Paolo II che vanno a completare la serie dei canonici misteri della Gioia, del Dolore e della Gloria. Tra “i misteri” troviamo: l’annuncio dell’angelo a Maria, un’unica formella ripartita sulle due ante della porta, “Il battesimo di Gesù nel fiume Giordano”, “Le nozze di Cana” e “La trasfigurazione di Gesù sul monte Tabor”.