SANTUARIO SANTA MARIA DI CELLE

TROFARELLO, TORINO

Condividi
SANTUARIO SANTA MARIA DI CELLE

La chiesa è stata edificata intorno all’anno Mille, ma della costruzione originaria è sopravvissuto solo il campanile, scampato alla distruzione dell’intero borgo voluta da Federico I Barbarossa durante la sua discesa in Italia nel 1154. Proprio a questo avvenimento si fa risalire l’origine della più conosciuta leggenda riguardante il Santuario. Si racconta che nel 1600 un contadino intento ad arare i terreni in prossimità dell’antico campanile, osservò con stupore che i suoi buoi si erano inginocchiati e si rifiutavano di proseguire. L’uomo iniziò a scavare nel punto esatto in cui gli animali si erano fermati e trovò una statua in ebano raffigurante una Madonna Nera con il Bambino, scalfita dal vomere all’altezza del cuore. La statua fu posta nella chiesa parrocchiale dalla quale misteriosamente scomparve nella notte per riapparire, dopo lunghe ricerche, nello stesso punto in cui era stata ritrovata. La popolazione, compresa la volontà della Madonna di essere riposta in un luogo tranquillo e riparato, decise di costruire un Santuario sul luogo del miracoloso ritrovamento e dell’antica chiesa. Secondo la tradizione erano stati alcuni fedeli, con l’intento di proteggerla dalla distruzione, a nascondere la preziosa statua durante le scorribande del Barbarossa. Ma le traversie della statua della Madonna non erano ancora terminate: negli anni ’80 la scultura venne rubata insieme a numerosi ex voto. È stata perciò affidato a scultori locali il compito di far rinascere l’immagine della Madonna Nera in legno di tiglio. Il campanile costituisce la parte di maggior interesse dal punto di vista storico e artistico. Ad una attenta osservazione presenta un particolare interessante: una lettera “T”, incisa sul montante di un archetto del lato nord. Il “Tau” era il segno distintivo dei “Canonici regolari (Frati Ospedalieri) di S. Antonio eremita” detti anche semplicemente “Antoniani”. Questa congregazione, fondata in Francia intorno al 1090, si dedicava alla cura dei malati. Gli ospitalieri di Sant’Antonio crearono numerosi luoghi di cura in Piemonte, di cui certamente il più famoso è Sant’Antonio di Ranverso sulla strada di Francia. Alcune chiese dell’alta Val Susa portano scolpito sui capitelli un “tau” e ciò permette di supporre che vi fossero annessi piccoli ospedali antoniani. Attualmente il Santuario accoglie i fedeli ogni domenica per il Rosario, per la solenne Messa dell’Immacolata, per la processione di settembre in onore della Madonna e per la benedizione degli animali in occasione della festa di Sant’Antonio Abate.

Campagne in corso in questo luogo
Storico campagne in questo luogo
I Luoghi del Cuore
2016, 2018, 2020, 2022
Registrati alla newsletter
Accedi alle informazioni per te più interessanti, a quelle inerenti i luoghi più vicini e gli eventi organizzati
Tutto questo non sarebbe possibile senza di te
Tutto questo non sarebbe possibile senza di te