Dai documenti sembra che la chiesa e il culto della Madonna dell’Oriente risalga al XIII secolo. Da allora ad oggi la chiesa ha subito molti restauri, che ne hanno cambiato l’aspetto più volte.
Sull’icona della Madonna dell’Oriente, ricordando ciò che dice la tradizione, si racconta che questa sia scampata per miracolo alla furia devastatrice dell’imperatore bizantino Leone III.
Leone III, imperatore bizantino tra il 717 e il 741, persegue una politca iconoclasta distruggendo molteplici opere di carattere religioso in Asia, Medio oriente e Asia minore. Secondo la tradizione l’icona si è salvata perchè due soldati di ventura originari di Tagliacozzo, prelevano l’icona da Bisanzio (l’attuale Istanbul) e la conducono nella Marsica sul colle vicino Tagliacozzo, dove ora sorge il santuario dedicato a questa Madonna.
Secondo la tradizione i due militi di Tagliacozzo, che si trovano a Bisanzio come soldati imperiali durante il periodo dell’iconoclastia, vedono con orrore la distruzione delle immagini sacre.
I due odono una voce molto delicata e piacevole, che proviene da un’icona della Madonna. Questa chiede loro di portarla via e salvarla dallo scempio. I due quella notte stessa trafugano l’immagine sacra e la portano via con loro verso l’Italia.