Era il gennaio del 1235 e frate Pietro Angelerio, futuro papa Clestino V, cercava un luogo in cui poter vivere da eremita la propria totalizzante esperienza di fede e misticismo. Scelse la Maiella, poi definita dal Petrarca Domus Christi. E qui, infatti, in una grotta nella quale solamente riusciva a stare disteso, fra Pietro trascorse tre anni immerso nella preghiera, confortato da apparizioni angeliche.
Nel XIV secolo i monaci dell’Ordine da lui fondato vollero edificare in prossimita` di quella piccola grotta un convento in cui vivere e pregare. Nacque cosi` una piccola cittadella che, cinta da mura su tre lati, offre il quarto fianco verso la vallata dell’Aventino: lo sguardo si perde su distese verdi e la “rocca”, posta cosi` su uno sperone roccioso, risulta totalmente inattaccabile.