L'area archeologica è una delle più importanti aree sacre d'Abruzzo è caratterizzata da una poderosa struttura a terrazze artificiali che organizzano gli spazi sacri digradanti lungo il pendio montano. Edificato in età ellenistica, conobbe fasi di vita e di ricchezza fino alla metà del II secolo d.C. È costruito su terrazzamenti artificiali che organizzano gli spazi sacri digradanti lungo il pendio montano: sul livello più alto è documentata la prima fase edilizia, con tempio sul podio più alto; l’ampliamento successivo del terrazzo vide la costruzione del cosiddetto sacello con la gradinata monumentale interrotta dal piazzale lastricato, alla cui base si aprivano i porticati affacciati sulla Conca Peligna. Il diffondersi del Cristianesimo conservò la sacralità del luogo, confermata nel Medioevo anche attraverso la figura ascetica di Celestino V che fondò in quella stessa area l’Abbazia di Santo Spirito a Morrone e l’eremo di Sant’Onofrio.