Appena fuori il borgo di Monticello Amiata, nel parco delle Rimembranze, si trova il Santuario della Madonna di Val di Prata, documentato fin dal 1218 e oggetto di un radicale rifacimento effettuato tra il 1847 e il 1865. La facciata a capanna, scompartita da una cornice e conclusa da timpano triangolare, presenta un portale architravato e l'interno ad aula coperta a capriate e dotato di altar maggiore e di due altari laterali di elegante fattura tardobarocca. L'altare sulla destra, dedicato a Sant'Antonio, fu realizzato nel 1692 a spese della nobile Caterina Tantucci Bartolini, come risulta dall'arme gentilizia nel coronamento e dall'iscrizione nella mensa. L'altare sulla sinistra è dedicato alla Madonna del Carmine e fu eretto nel 1691 su commissione di Filippo Della Ciaia e dalla consorte Elisabetta Spannocchi, secondo quanto attestano l'arme gentilizia nel fastigio e l'iscrizione sulla mensa. Su questo altare è collocata la pala d'altare con la Madonna del Carmine, Santa Teresa d'Avila, Santa Elisabetta d'Ungheria, San Filippo Neri e Sant'Elena, opera di notevole rilievo artistico riferibile a Giuseppe Nicola Nasini. Nell'altar maggiore è posta l'immagine venerata della Madonna col Bambino detta "della Consolazione", tavola tardoquattrocentesca molto ridipinta e rimaneggiata nel corso dei secoli.
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