Il luogo di culto sorge a ridosso della riva sinistra del Capodifiume. La sua nascita data dalle origini della città, come testimoniano ceramiche e oggetti votivi (statuette) degli inizi del VI sec. a. C. Consacrato ad Afrodite, riceve un assetto monumentale solo a partire dagli ultimi decenni del VI sec. a. C., quando vi viene costruito un edificio rettangolare, forse destinato a cerimonie che prevedevano pasti rituali e l’uso del vino. La sua lunga vita fino all’epoca romana è testimoniata da altre strutture che si aggiungono e in parte modificano l’assetto del santuario, dedicato ora a Venere, corrispondente romano di Afrodite. Da qui vengono iscrizioni e sculture che provano l’attività svolta in favore del santuario da nobildonne dell’aristocrazia di Paestum alla fine dell’età romano-repubblicana.