Eremo di San Salvatore Quasi inaccessibile, a quota 857 m s.l.m. nel territorio di Croce (CE) da cui è raggiungibile esclusivamente a piedi con un percorso di circa 50 minuti, sorge il monastero maschile di San Salvatore de monte Caprario, dipendenza dell'abbazia di San Salvatore Telesino. Nella relazione ad limina del Vescovo di Calvi del 1593 il monastero viene nominato come abbazia benedettina sita in Croce. Tuttora la Chiesa del S.Salvatore non solo esiste ma è anche meta di pellegrinaggi e oggetto di particolare devozione da parte delle popolazioni dei paesi del Monte Maggiore, insieme al vicino eremo di Fradejanni, in particolare nella ricorrenza del 1 Maggio quando vi viene celebrata anche la S.Messa. La facciata subì delle modifiche:la porta fu spostata dal centro verso destra, e ciò forse a causa di un terremoto devastante che avvenne in età aragonese. Ciò avrebbe portato dunque al crollo della facciata originale ed al crollo del monastero vero e proprio situato al piano superiore, di cui sopravvive il vano Sud ora sottotetto. Il monastero è sospeso per tre lati sul vuoto e l'unico varco è un passaggio ad Ovest guardato da un muro di cinta robusto qualche metro: ciò fa di san Salvatore un monastero-fortezza, ovvero munito di sistemi di difesa per proteggere la comunità monastica ed i suoi beni dagli assalti durante tempi difficili. L’arcivescovo di Canterbury (Sant’Anselmo d’Aosta) il più influente filosofo religioso del Medioevo decise di trasferirsi nel luogo sacro per alcuni tempi, durante gli attacchi normanni alla città di Capua.
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