SANTUARIO DI SAN NAZARIO

POGGIO IMPERIALE, FOGGIA

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SANTUARIO DI SAN NAZARIO
Il Santuario di San Nazario Martire in POGGIO IMPERIALE (FG) IL SANTUARIO DI SAN NAZARIO MARTIRE LA STORIA Alle pendici dei monti del Gargano, a poca distanza dal Lago di Lesina e dal Mare Adriatico, sul confine di quattro Comuni (Poggio Imperiale, Lesina, Apricena, Sannicandro Garganico), sorge l'antico eremo dedicato al martire San Nazario. Stando alla descrizione dei luoghi dell'antica Daunia fatta da Strabone nel 6° libro del gheografika, con molta probabilità la Chiesa-Santuario di San Nazario, in territorio di Poggio Imperiale, potrebbe essere la sovrapposizione cristiana ad un antico tempio pagano dedicato al taumaturgo Podalirio (ritenuto dagli studiosi ubicato in prossimità dell'altro consacrato al culto dell'indovino Calcante, ove oggi sorge il Santuario di S. Michele Arcangelo), situato presso un corso idrico (il Caldoli) le cui acque erano dotate di particolari proprietà, di universale rimedio a tutte le malattie degli animali. Tale tesi parrebbe verosimile dal momento che la religione cristiana è subentrata quasi dappertutto negli stessi luoghi anteriormente sacri a divinità mitologiche, dopo che un editto dell'imperatore Teodosio II, concedeva ai cristiani tutti i templi pagani per mutarli in Chiese. La rustica cappella, situata in una zona fortemente malarica, si differenziava dagli altri fabbricati rurali per il piccolo campanile ad archetto e per la croce che sovrastava il tetto coperto ad embrici. All'interno vi era un altare, nel muro di fronte alla porta, con sopra la nicchia, la statua del giovane Santo e sulle pareti imbiancate a calce gli ex voto di cera ed i quadri, rappresentanti le grazie che il Santo aveva concesso ai suoi devoti. Davanti all'altare una pietra su cui, secondo la tradizione popolare, si era seduto San Nazario di passaggio durante le sue interminabili peregrinazioni apostoliche, per riposarsi e curarsi con le acque miracolose le piaghe di cui aveva infette le gambe. Dietro la chiesetta vi era un pozzo, alle cui acque si attribuivano salutari virtù. Poco distante dalla chiesa, verso est, la sorgente di acqua fumante, 2 gradi più calda dell'ambiente, sgorga accanto a ruderi forse di terme e di altri edifici antichissimi. Vi erano capitelli, frontoni in pezzi, scalini di pietra e laterizi di epoca romana. L'epoca di erezione della Cappella è da ascriversi al periodo che va dall'anno 1077 al 1220 e la sua storia è legata strettamente a quella del Monastero di San Giovanni in Piano, in territorio di Apricena (FG). Il Clero chiamato ad officiarvi era quello lesinese in quanto l'edificio era situato nel territorio di Lesina (FG). Durante tutti i secoli del medioevo e fino a qualche anno fa la Cappella di San Nazario fu affidata alle cure di un Eremita, responsabile del decoro di quel sacro luogo. La Cappella di San Nazario continuò a far parte del Comune di Lesina fino al 1815 quando, essendo stato ufficialmente costituito il Comune di Poggio Imperiale, il territorio con la Cappella fu distaccato dall'agro lesinese ed assegnato dall'Intendente di Molise e Commissario del Re per la divisione dei demani Biase Zurlo (a cui è intitolata una via del paese), al Comune di nuova istituzione. Fino al 1893 la cura delle anime fu affidata in Lesina ed in Poggio Imperiale al Clero di Lesina. A Poggio Imperiale vi era un Vicario Economo-Curato, dipendente dal Parroco di Lesina che provvedeva alla registrazione sui libri parrocchiali dei battesimi, dei matrimoni e dei defunti. Nel 1893 il Cardinale D. Camillo Siciliano di Rende, visto che la popolazione (di Poggio Imperiale) si era abbastanza ingrandita, da superare quasi quella di Lesina e considerato che la chiesa faceva tutto da sè, indipendentemente dalla Matrice di Lesina, la eresse a Parrocchia autonoma di libera collocazione dell'Ordinario con decreto 16 Luglio dello stesso anno (da un manoscritto di Don Giovanni Giuliani senior – già Parroco di Poggio Imperiale). Eretta a Poggio Imperiale una parrocchia autonoma, non fu più il Clero di Le
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