L'apertura e l'accesso al campanile è gestito da volontari ed è possibile la domenica in base alla disponibilità degli stessi.
Si ricorda inoltre che l'accesso alla sommità del campanile avviene per scala interna e quindi con spazi ridotti.
Il santuario di San Mamette è il principale luogo di culto del paese, datato al X/XI secolo nell'edificazione del suo primo saccello, sul culmine della collina che sovrasta l'abitato. La costruzione in realtà è citata per la prima volta nel XIII secolo nella cronaca di Goffredo da Bussero come una chiesa vera e propria dedicata al Santissimo Salvatore avente un "altare secondario" dedicato a san Mamette, culto che nei secoli prevarrà presso la popolazione locale. La costruzione venne edificata laddove si trovavano i ruderi di un torrione risalente al tempo del Barbarossa.
Nel 1398 la chiesa venne decretata cappellania dipendente direttamente dall'abate benedettino di Lurate Caccivio che dispose che tale chiesa servisse come luogo di eremitaggio per il monastero e di sepoltura per i monaci defunti. La chiesetta venne visitata per la prima volta nel 1566 dal vicario episcopale di Milano il quale trova la costruzione in completo stato di abbandono, sia per la sua lontananza dall'abitato, sia per la trascuratezza in cui da secoli versava. La situazione sembrò non essere migliorata all'epoca della visita del cardinale Giuseppe Pozzobonelli, arcivescovo di Milano, il quale ne decise l'interdizione al culto in quanto il tetto appariva pericolante, il pavimento completamente disfatto.
Una prima opera di restauro viene compiuta solo all'inizio del Novecento quando il parroco locale don Francesco Conti ne fece riparare il tetto e dotò il tempio di un campanile. Più consistenti e ampiamente criticati furono i restauri che vennero promossi dal parroco don Giuseppe Cappelletti tra il 1960 e il 1967, che portarono a un totale rifacimento della struttura[19] e alla scomparsa delle originarie forme evidentemente medievali.
La chiesa conserva una Madonna fra i santi Rocco e Antonio, affresco del XVI secolo, e una Crocefissione Settecentesca, realizzata secondo gli stilemi classici della scuola spagnola.