Il santuario di San Besso si trova alla testata della valle di Campiglia Soana, a 2019 metri di altitudine, ai piedi del Monte Fantono.
E` raggiungibile da Campiglia, in circa ore 1,30 di cammino, percorrendo un primo tratto sterrato della strada reale di caccia e, proseguendo poi lungo un facile sentiero, oppure anche da Piamprato attraverso un percorso più spettacolare ma più lungo.
Notizie storiche-architettoniche
Si tratta di un luogo di culto assai antico, ai piedi di una rupe che potrebbe essere stata oggetto di culto già in epoca precristiana.
Nel 1647 Mons. Asinari, durante la sua visita, vede due cappelle: una più antica, tutta sotto la rupe, con il piccolo altare sopra il sasso (sulla porta legge la data 1548); l'altra più ampia e reca sul frontespizio la data 1618 e nella quale non si é ancora mai celebrato.
Nel 1660, il visitatore trova importanti lavori in corso: la cappella più recente é stata adibita a coro della nuova costruzione, mentre l' ampliamento costituisce la navata. I lavori risultano terminati nel 1669.
Negli anni successivi si hanno notizie di ampliamento dei locali per i pellegrini. Importanti lavori al Santuario vengono eseguiti nel 1857 quando viene terminato nella forma attuale e, nel 1859, é solennemente benedetto da Mons. Moreno. Altri restauri si effettuano nel 1985 con i contributi provenienti da tutto il Canavese e dalle valli Valdostane.
Secondo la tradizione, Besso era un soldato della legione Tebea convertitosi al Cristianesimo.
Intorno al 286, l'imperatore romano Massimiano si trovava con le sue truppe ad Agaunum (Saint Maurice, nel Canton Valais- Svizzera).
I 6600 soldati cristiani della legione Tebea, vennero massacrati per aver rifiutato di sacrificare al dio Giove. All'eccidio scamparono solo pochi legionari, che presero a vagare per i monti, portando il messaggio della nuova fede. Questi soldati spesso martirizzati, furono, secondo la tradizione, i primi evangelizzatori di molte vallate della Alpi Occidentali.
Anche Besso riuscì a convertire un gran numero di montanari della Val Soana, finché venne catturato e scaraventato giù dal Monte Fantono.
Besso morì, ma lasciò miracolosamente la sua impronta sulla roccia sottostante, dove ora sorge il Santuario a lui dedicato. San Besso non é venerato soltanto in Campiglia ed in tutta la Val Soana, ma anche nel Canavese e nella confinante Valle d'Aosta, soprattutto a Cogne.
Per secoli questo Santo é stato un punto di riferimento per tanti fedeli che raggiungendo, non senza fatica, il Santuario sotto la rupe, si elevano al di sopra della vita quotidiana per avvicinarsi a Dio.
A San Besso si rivolgono, per chiedere protezione, i coscritti prima di partire per il servizio militare.
A Lui si attribuiscono prodigi miracolosi e guarigioni improvvise.
La tradizione racconta che, nel lontano 1845, il 6 Ottobre, in seguito ad una catastrofica alluvione, le case situate nella parte bassa della frazione Campiglia (Comune di Valprato Soana) furono travolte dalla furia della acque e tutto l'abitato era in pericolo.
La popolazione scese allora verso la piazza inondata portando la reliquia del Santo ed immergendola nell'acqua limacciosa. Subito la pioggia cessò ed il paese fu salvo.
E` visibile, infissa sullo spigolo della prima casa del piazzale, a Nord, dove inizia l'attuale abitato di Campiglia, una lastra in pietra che porta la seguente scritta :" LIVELLO DELLE ACQUE DELL'ALLUVIONE DEL 1845".
Attualmente molti quadri votivi testimoniano grazie ricevute per intercessione di questo Santo al quale i devoti si rivolgono con fiducia nei momenti di sconforto e di malattia.
Lavori recenti:
Nel 2014 grazie agli "AMICI DI SAN BESSO" presso il santuario è stata installata la connessione satellitare per poter disporre di un telefono, ADSL WIFI e prossimamente una webcam in grado di inviare immagini dal santuario in tempo reale.