SANTUARIO DI CARBONARA

GIFFONI VALLE PIANA, SALERNO

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SANTUARIO DI CARBONARA
Da un atto del notaio giffonese De Russis si evince che il Convento dei Servi di Maria SS. Di Carbonara fu fondato nel 1490 per volontà della nobildonna Fiorella Falivena. Fondatore religioso il Padre Maestro Eusebio de Granitis che, come recita l'atto conservato negli Annali dei Servi di Maria, nel 1490 ricevette questo luogo celeberrimo per la molteplicità e singolarità dei miracoli (tuttavia secondo una pergamena dell'Archivio di Stato di Firenze il convento risalirebbe al 1420). La leggenda vuole che il quadro della Madonna, motivo centrale della fondazione stessa del convento, ritrovato in un anfratto del monte Leggio da un carbonaio, venne da questi portato nel villaggio di Curti. Il popolo volle innalzare un tempio sul luogo del ritrovamento ma, durante i lavori, avvenne che il tempio in costruzione e tutto quello che vi era dentro venissero miracolosamente trasportati, di notte, nell'attuale sito del convento. Il quadro, in ogni caso, presenta tratti tipicamente bizantini, che fanno pensare ad un0epoca anteriore all'anno mille. Protetti dalle montagne e lontani dal paese, monastero e chiesa rappresentarono luogo di rifugio per i credenti, punto di appoggio per chi si era perso nel bosco e, purtroppo, anche meta di ladri e banditi che con la forza costringevano i monaci ad aprire loro le porte e fornire ospitalità. Come se non bastasse freddo ed umidità martellavano i monaci cui, data l'amenità dei luoghi, era difficile dare soccorso medico. Nel 1633 si pensò, come si legge in una supplica del Priore Generale dei Servi alla Sacra Congregazione, di trasferire il monastero perchè luogo umidissimo di aria pessima, cinto da montagne, e perchè i monaci essendo lontani dai casali di detta valle, in tempo di infermità non possono nè essere soccorsi con medicine, nè visitati da medici. Con il permesso Pontificio e l'avallo dell'Università di Giffoni Valle Piana che comprese la necessità di strappare il convento dalle mani di delinquenti ed assassini che con l'ìnquietar li poveri frati notte e giorno, si consumarono le sostanze di quel povero convento, per cui detti buoni padri hanno perso la devozione et elemosina del popolo, i frati si trasferirono nella grancia del Casale di Torello, nella Cappella della Consolazione, ad uopo costruita, nel 1641. Nel 1676, sopraggiunte nuove controversie con gentiluomini di malaffare dell'Università, Traslazione faccenda ab uno conventu ad aliud, come si evince dai Registri dei Padri Generali dell'Ordine. Poichè la frequentazione del convento è documentata fino al 1787, è lecito supporre che esso possa essere tra i tanti soppressi nel periodo successivo alla Rivoluzione francese.
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