Il santuario di Santa Maria di Capo Colonna è un santuario che si trova vicino all'area archeologica di Capo Colonna, sul promontorio Lacinio, a Crotone.
L'edificio è ubicato nei pressi al tempio dedicato a Hera Lacinia, del quale oggi rimane un'unica colonna dorica.
La struttura attuale fu eretta dai monaci basiliani di Salice Salentino probabilmente fra l'XI e il XIII secolo e certamente prima del 500, quando la chiesa e l'icona furono descritte nel Libro dei miracoli, un manoscritto che racconta di un tentativo ottomano di distruggere o trafugare il quadro che sarebbe avvenuto nel 1519.
La chiesa fu sottoposta a numerosi rimaneggiamenti nel corso dei secoli. Nel Settecento fu trasformata in romitorio e nel 1897 assunse l'aspetto attuale per l'ampliamento progettato dal marchese Anselmo Berlingeri.
L'icona, probabilmente bizantina, risale al X o all'XI secolo.
Il dipinto, che si rifà all'iconografia di San Luca, sarebbe stato donato al santuario, secondo la tradizione, da San Dionigi l'Areopagita.
Il quadro subì a sua volta diversi rimaneggiamenti.
Un tempo conservata all'interno della chiesa, l'icona è stata successivamente trasferita nel Duomo di Crotone, da dove, in occasione della festa della Madonna di Capocolonna, viene portata in processione fino al santuario.