La piccola chiesa dedicata alla Madonnina del Lago si trova fuori dal paese di Azzate in una posizione isolata a circa 500 metri dal lago di Varese ed è costituita da un corpo centrale con un’alta cupola dotata anche di lanterna. A destra, verso il fondo, si trova una piccola torre campanaria.
L’interno è spoglio ad un’unica navata. Sullo sfondo è collocata l’abside (parete Nord) ricavata dalla vecchia cappella dove si trova l’affresco della Natività incorniciato dalla grotta di Lourdes.
La Chiesa della Madonnina del Lago di Azzate fu edificata prima in forma di Oratorio nel 1697 dal conte Paolo Bossi in località “case vecchie”, su un terreno di sua proprietà dove esisteva da tempo immemorabile una modesta edicola mariana appoggiata al muro di una casa.
A questo proposito si tramanda la storia di un nobile cavaliere che disperatamente cercava di raggiungere l’amata sposa in una rigida notte invernale. Giunto sulla sponda di Gavirate non si accorse che quello che riteneva un vasto campo ricoperto di neve altro non era che la superficie gelata del lago e al galoppo del suo destriero lo attraversò. Una volta arrivato ad Azzate seppe da un contadino del pericolo che aveva corso e lasciò a quell’uomo una borsa di denari per erigere una cappella, in voto, nel punto che aveva raggiunto incolume.
Nel 1896 la comunità azzatese decise di risanare e ampliare questo piccolo Oratorio della Beata Vergine che versava da tempo in stato di abbandono aggiungendo un porticato sopra il quale fu eretta la cupola.
Lavori di completamento della chiesetta furono eseguiti nel 1926 quando l’edificio fu chiuso sui tre lati rimasti aperti e fu aggiunto il piccolo portico anteriore così come si presenta ai giorni nostri.