Il santuario è legato all’immagine mariana in esso venerata che fu tratta in salvo nell’VIII secolo durante la lotta iconoclasta. L’immagine rappresenta la Vergine in trono con il bambino.Fin dal 1181 il santuario è stato affidato ai monaci Camaldolesi; in epoca napoleonica è passato al clero diocesano e, nel 1884, ai missionari del Preziosissimo Sangue di San Gaspare del Bufalo che l’hanno retto fino al 1938.