Il Monastero di Sant'Anna a Monte, già Monastero di San Benedetto, è un antico edificio religioso che si trova sulla cima del Monte Crestagallo nel comune di Mondragone, in provincia di Caserta (Campania). Negli anni è stato soprannominato "De Aquis Vivis" (Delle Acque Vive) per via della sua vicinanza a una sorgente di acque perpetue, che scorrono da centinaia di anni e vengono considerate miracolose. Il Monastero risale al XIV° secolo, periodo in cui un gruppo di umili eremiti si stabilì sulle alture del Monte Crestagallo nella provincia di Terra di Lavoro. Lì i confratelli iniziarono a vivere in povere celle di fortuna e il loro sostentamento si basava pressoché sull' elemosina. Poco dopo, la regina consorte di Napoli, Sancha d'Aragona (1285-1345), moglie del re Roberto d'Angiò, ordinò la costruzione di una umile chiesetta dedicata a Sant'Anna, la madre di Maria. Successivamente, con il beneplacito delle regina, venne autorizzato frà Benvenuto da Sarzana ad aggiungere alla piccola "Chiesetta di Sant'Anna" altre celle, che sarebbero servite ad aiutare gli eremiti a trascorrere in riservatezza i lunghi momenti di preghiera. Negli anni a venire, con l'aumentare del numero di confratelli, si rese necessaria l'affiliazione a un ordine religioso. Si misero sotto la regola dell'Ordine di San Benedetto (Benedettini) e furono posti sotto la giurisdizione del Monastero del Sacro Speco di San Benedetto a Subiaco, in Lazio. Proprio in quel periodo infatti prendeva il nome di Monastero di San Benedetto, in località Acqua Viva. Rimasero affiliati a Subiaco fino al 1467, anno in cui furono posti sotto Montecassino.
nei Beni FAI tutto l'anno
Gratis