La duchessa Costanza Sforza Boncompagni, grazie ad un lascito testamentario di 300 ducati, dopo la morte del marito, il duca Giacomo, fece edificare nel centro della città la nuova chiesa di Santo Spirito insieme all’edificio che ospitò il collegio dei Gesuiti. Nel 1614, per volontà del vescovo Girolamo Giovannelli, vi furono traslate dalla piccola cappella extra moenia le ossa del santo martire Giuliano. Nel corso del XVII sec. alcuni eventi naturali minacciarono la stabilità della chiesa e richiesero interventi di restauro ultimati all’inizio del 700: la chiesa assunse una spiccata connotazione barocca che ha conservato nel corso degli anni. Nella seconda metà dell’800, pittori di scuola napoletana affrescarono la volta con la “glorificazione della Madonna con i santi Domenico, Giuliano e Restituta”, sul cui sfondo si distingue una veduta di Sora.