Non è facile stabilire le origini di questa chiesa, che ben può ritenersi paleocristiana. Dopo il 313, dovettero iniziare a nascere queste chiese — quelle di Carditello, di Campiglione, di Pascarola, di Casolla —, alla pari di quella di san Giovanni in Nulleto, successivamente indicata come di S. Antonio e Madonna delle Grazie. Essa dovette essere la "ecclesia" di un insediamento molto antico che ebbe nome di Nolito o Nulleto (il termine è molto vario), fiorente ancora nell'800 d.C.
Nel corso dei secoli sono qui fiorite varie devozioni. Alla Madonna è sacro un bell'affresco che un competente volle definire "rinascimentale", ed una statua, molto graziosa che simboleggia la « Mater Divinae gratiae » (la mamma della divina grazia). L'affresco anonimo ebbe il ritocco dal M.' Francesco Caso. Alla chiesa è affiancata, dalla metà del secolo scorso, anche una congrega, che, per prima, volle costruire, nel neocimitero, un ipogeo per i confratelli. Su queste strutture verrà, piuttosto tardi, costruita la cappella-madre comunale; ma già prima la Congrega per economizzare, aveva fatto scavare, sotterraneo, questo ipogeo, con un altarino, due lucernari, la terra santa per gli interri, alla quale si accede per una doppia scala a biforcazione. Non solo la chiesa faceva parte delle chiese dipendenti dalla Badia di S. Lorenzo in Aversa, proprietaria di tutti i terreni circostanti l'antica chiesa... Quando nel 1561 si creò la parrocchia anche a Cardito (che fino allora dipendeva da Caivano) questa prese a funzionare nella chiesa della Madonna delle Grazie; dopo il 1580 il principe Loffredo, feudatario del luogo, volle costruire una bella chiesa, la nuova parrocchia dedicata a san Biagio. A metà '800 organizzò una confraternita, con una cappella-ipogeo nel locale camposanto. Nella chiesetta, vi fioriscono varie devozioni.