SANT'ANTONIO ABATE IN STATTO

BELVEDERE DI STATTO, PIACENZA

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SANT'ANTONIO ABATE IN STATTO
Statto: un grumo di case, una trattoria, un Castello dai torrioni cilindrici del XIII sec. , una Chiesa, sulla stessa linea direttrice, che parte dal maniero Anguissola-Scotti e, attraversando la Provinciale 40, raggiunge la collina, su cui svetta lo snello campanile e da cui si apre un panorama suggestivo sul fiume Trebbia. Una volta, la frazione di Statto, da Statium, stazione di posta, appartenente al comune di Travo, era un piccolo borgo adiacente al castello, con una scuola elementare, gli artigiani indispensabili all’autonomia sociale ed economica del luogo, una trattoria sul bivio per socializzare e una chiesa parrocchiale. Da qui partivano: la barca, che conduceva al di là del fiume e la passerella in legno, da percorrere nella bella stagione per raggiungere il mercato del venerdì a Rivergaro. (Questo nel primo dopoguerra). Insomma, un borgo a sé stante, ridente e vivace, che aveva d’inverno in Sant’Antonio, il protettore di animali e umani e nella Madonna del Carmelo, in estate, la venerazione accorata e fiduciosa. E proprio Sant’Antonio Abate, protettore degli animali, si confà perfettamente a questa comunità a vocazione agricola, situata in uno splendido contesto collinare, coltivato a vigneti, per la produzione e vendita di ottimi vini artigianali. I mezzi agricoli di ultime generazioni sostituiscono gli animali, una volta indispensabili collaboratori degli abitanti delle piccole comunità pedemontane. Il valore attribuito agli animali, però, è rimasto nella celebrazione religiosa del 17 gennaio, quando a Statto, una delle poche Chiese in cui si ricorda Sant’Antonio Abate, vengono benedetti gli amici a quattro zampe dell’uomo. E’ la tradizione che si ripete, che si lega al passato, che tramanda una storia di semplicità e fede, tutt’uno con la natura, nel rispetto di una coabitazione solidale. Altra data nella storia e tradizione religiosa, culturale, folcloristica è la festa della Madonna del Carmelo. Piena estate di vacanza e di lavoro: i paesani, i villeggianti, gli emigrati ritornati per la ferie, i turisti, ….. tutti sono presenti a metà luglio! La processione, con l’immagine scultorea della Vergine, sfila devota sulle note di canti Mariani e raggiunge il castello sorretta dai più giovani e prestanti fedeli. Fa una piccola sosta tra colline, corso della Trebbia, suggestivo maniero e chiesetta, che svetta dall’alto, quasi a protezione di tutti. Poi, ritorna al tempio e si conclude il rito. Da quel momento si apre la sagra paesana, con le più svariate cibarie, preparate da solerti parrocchiane e servite ai tavoli affollati e festosi. Gli ospiti dimostrano di gradire i cibi della tradizione e della generosità popolare, mentre cori folcloristici, accompagnati dal suono delle fisarmoniche, ravvivano l’atmosfera. La Madonna del Carmelo ha dato anche a Statto la fama di “santuario dei matrimoni”, per il gran numero di coppie che qui hanno celebrato le loro nozze e che tornano a rinnovarne l’anniversario. La Chiesa E' una chiesa di non vaste proporzioni, che invita al raccoglimento. La parrocchia di Sant'Antonio ha origini medievali, è menzionata in un rogito del 1340 come suffraganea della Pieve Dugliara. La chiesa venne costruita nel periodo 1930-40. E' un esempio della diffusione che ebbe il gusto neogotico a Piacenza e dintorni a partire dalla metà del XIX secolo. La datazione è confermata da una lapide attestante la consacrazione in data 01-06-1938. Internamente sono conservati dipinti di Emilio Perinetti e di Francesco Ghittoni e un confessionale del '600 probabilmente proveniente dalla precedente chiesetta annessa al vicino castello. Adesso la Chiesa necessita di alcuni lavori di risanamento e conservazione, per cui non basta l’apporto finanziario di simpatizzanti e piccoli benefattori. Quindi è momentaneamente chiusa, in attesa di definire opere e costo di un più accurato e definitivo restauro, a cui provvedere.
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