Le origini della chiesa di San Giovanni Battista dei Cappuccini, oggi cappella delle “case di riposo”, risalgono al ‘500; poiché in quell’anno reggeva l’arcidiocesi teatina Giambattista Castrucci, fu imposto alla chiesa il titolo di San Giovanni Battista. Nel corso del secolo XVII, nell’annesso convento venne istituita la Scuola Teologica per i Cappuccini d’Abruzzo. Dell’antica costruzione non restano che il semplice portalino in pietra e il refettorio di notevoli dimensioni, con un affresco ovale ancora visibile. La chiesa conserva numerose pale d’altare di scuola veneta della fine del ‘500 e importanti opere d’arte lignea. Agli inizi del ‘700 la chiesa venne interamente trasformata e fu ricostruito integralmente il suo arredo ligneo, opera dei frati “Marangoni”. Gli altari della sagrestia risultano alquanto diversi per disegno e intaglio e potrebbero essere opera di frate Ambrogio Sodani da Milano, valente ebanista cappuccino operante in Abruzzo fino al 1712. In seguito al decreto napoleonico di soppressione degli ordini religiosi si ebbe la fine di questo glorioso convento.