San Donato è un grazioso e soleggiato paesello di montagna, frazione del Comune di Lamon, provincia di Belluno.
Questa frazione adagiata ai piedi del Monte Coppolo (m.2.069), e'situata ad una altitudine di 950 m.s.l.m. e dista 9 Km.dal capoluogo comunale. Pur essendo stata densamente abitata in passato, arrivando anche a sfiorare i mille abitanti, non e'rimasta indenne da un fenomeno che ha interessato molti paesini di montagna, lo spopolamento. Ora arriva a malapena a 70 abitanti residenti, in gran parte anziani e pensionati.
Giungendo a San Donato resterete colpiti dalla graziosa posizione del paese, e dalle molte abitazioni in tipica architettura rurale "Lamonese" che vi vedrete, subito dopo che avrete distolto l'occhio dal Campanile, la prima cosa a balzare ai vostri occhi.
Luogo d'incontro per gli abitanti era il Casel, ovvero l'ex caseificio, ristrutturato di recente grazie al prodigarsi degli abitanti stessi, che hanno partecipato in recenti edizioni alla fiera gastronomica del "Fagiolo di Lamon" allestendo uno stand gastronomico onde procurarsi la somma per effettuare i lavori di ristrutturazione.
Un'attrattiva di San Donato e' la Necropoli datata 300/500 dc, situata all'estremo sud della frazione, dove sono stati effettuati scavi e ritrovati numerosi reperti storici dell'epoca Romana con cui è stato allestito il Museo della Necropoli a Lamon.
Proseguendo oltre la Necropoli si può raggiungere La chiesetta dei Piani e la Grotta "Bus de la Bela" dove più ritrovamenti di scheletri d'orso dell'età paleolitica sono stati fatti.
Sempre da San Donato si può arrivare alla spettacolare cascata Del Salton alta 60mt ed in tutta la Borgata si potranno ammirare panorami spettacolari.
San Donato e' parrocchia indipendente dal 1686, ha una sua Chiesa molto grande e bella, arricchita da opere di artisti come Antonio Bottegal, pittore e scultore che e'originario di questo paesello e ha dato i natali anche ad un altro personaggio molto famoso in ambito ecclesiale, Padre Romano Bottegal, che ha operato in Libano e in via di beatificazione.
Verso la metà dell'800,una vera, piccola industria, dovuta alla laboriosità dei suoi abitato, fioriva a S. Donato e dava da vivere a tanto persone:l'industria delle penne d'oca. Le penne venivano acquistatebnella Marca Trevigiana e poi ripulite dal grasso e lavorate con uno speciale preparato che dava loro la necessaria rigidezza. Il procedimento era segreto e S. Donato ebbe così il privilegio di poter esercitare il commercio delle penne d'oca in esclusiva a Milano, a Venezia, a Pola, in Austria, in Ungheria e persino in Russia.
I boschi che circondano San Donato sono composti da abeti, faggi e larici, che garantiscono la fonte primaria di riscaldamento ovvero la legna, che viene utilizzata come prima fonte energetica e bruciata in stufe e caminetti in inverno.
I campi sono quasi tutti coltivati a Fagioli Lamon prodotto IGP, gli allevamenti di ovini si fregiano della Pecora "FEA" razza Lamon.
La fauna e' molto ricca: si varia da animali domestici, a animali selvatici. Attraversando un bosco a San Donato ci si puo' imbattere in molti animali, capriolo, lepre, cervo, tasso, marmotta, e martora. Dalla martora deriva anche il nome tipico degli abitanti di San Donato che sono denominati "martoriei".
Allora se hai una domenica libera vieni a fare una visita a San Donato!