Secondo Giulio Bariola la sala del Fuoco è "la sola stanza che sia rimasta in Modena a darci l'idea di un interno del Rinascimento". La ristrutturazione dell'ambiente fu promossa a partire dal 1545 dai Conservatori della comunità modenese che su sollecitazione dell'umanista Ludovico Castelvetro, ne affidarono la decorazione a Nicolò dell'Abate.