nobili decaduti ed intere famiglie di indigenti. Durante questo periodo, si adatta l’interno dell’antica osteria alle esigenze dei nuovi inquilini, attraverso una suddivisione degli spazi con tramezzi, ad ottenere piccoli alloggi di fortuna. Risale al 1930 la demolizione del piano superiore delle due torri, in corrispondenza dei beccatelli, mentre dopo il terremoto del 1972 la struttura rimane disabitata e inutilizzata. L’ultimo intervento di restauro effettuato è quello del 1988, con lavori di ripristino e di consolidamento della struttura portante.
Oggi è possibile apprezzare le mura esterne del Mandracchio passando per le vie Roma e Flaminia.