Alle pendici del monte Pierfaone, arroccato su una collina che domina la primissima valle del fiume Basento, Castrum Gloriosum era un punto nevralgico già in epoca romana, per la sua vicinanza alla via Herculea, che metteva in comunicazione Potentia e Grumentum.
È soltanto dal Medioevo, però, che abbiamo notizie dei suoi feudatari: a partire da Glorioso de Gloriosa, signore di Castel Glorioso nel XII secolo, il feudo è passato sotto il dominio di numerose casate, fino ad appartenere, nel ‘900, ai baroni Marsico.
Del fortilizio di epoca medievale, risalente almeno al X secolo, oggi rimangono pochi ruderi, parte dei quali relativi alla chiesa ad esso annessa. Ma non tutto è perduto: è evidente, infatti, che parte del palazzo è sepolta.
Oggi Castel Glorioso è, forse, il monumento più a rischio dell’intera Basilicata e necessita di urgenti interventi protettivi. Perderlo significherebbe perdere molto più che un frammento della nostra memoria storica.