Paese del Cilento interno, ubicato su una bassa collina ai piedi dei monti Alburni. Il centro storico di Roscigno inizia a svuotarsi intorno all'anno 1902 a causa di due ordinanze del genio civile (la legge speciale n. 301 del 7 luglio 1902 e la legge n. 445 del 9 luglio 1908) che obbligano la popolazione al trasferimento nell'attuale ubicazione del paese, Roscigno nuova. L'evacuazione fu dovuta al rischio di frane causate dalla natura argillosa del terreno. Roscigno è un monumento a cielo aperto, come usa definirlo Giuseppe, l'unico abitante, che ama accogliere i visitatori curiosi raccontando la storia del borgo. Qui ritroviamo quasi intatta la struttura urbanistica dei paesi cilentani, con i palazzotti, le cappelle signorili, le case povere abitante un tempo dai contadini e una chiesa del settecento. Oggi la storia di questo borgo rivive attraverso le fotografie storiche e i tanti oggetti di vita rurale raccolti e conservati nel museo della casa contadina allestito nei locali restaurati di una ex casa colonica e del vecchio municipio.