Ad un orario decisamente inusuale, pensato per godere della frescura mattutina ed assaporare la quiete di una città ancora dormiente, ripercorreremo le tracce rimaste della grande Roggia di Trento, oggi per lo più ridotta ad un rivolo interrato, che è stata la fonte primaria di energia per le attività economiche e artigianali della città fino alla fine dell'Ottocento. Narrando storie di antichi opifici, di lavandaie indaffarate e dello scorrere dell’acqua, risaliremo il corso della Roggia, dalla sua foce nell’Adige fino alla nascita nella Fersina, passando per i luoghi più significativi del centro città, in cerca di suoni e suggestioni che non esistono più, in un percorso di circa 2,5 Km.