ROCCA

MONSELICE, PADOVA

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Sulla sommità del Colle della Rocca si erge imponente il Mastio Federiciano. La struttura fu iniziata nel 1239 per volontà dell'Imperatore Federico II dal suo rappresentante Ezzelino da Romano. La costruzione militare comportò la demolizione dell'antica Pieve di Santa Giustina (X sec.) ed il riutilizzo delle strutture religiose. Ne risultò un castello inespugnabile: la base tronco piramidale sostiene la parte abitata, alta circa 20 metri, ed in origine anche una parte sommitale in legno, non più presente. La struttura è ancora oggi inserita in una serie di FORTIFICAZIONI, le cui parti più antiche risalgono al VI secolo e che si sviluppavano su ben 5 cerchie murarie. I recenti interventi di recupero della cittadella militare e del Mastio hanno permesso di portare alla luce interessanti reperti di epoca basso medievale. All'interno del Mastio Federiciano è stato allestito un museo con i reperti di scavo (vasellame, arnesi metallici e oggetti in argento), mentre la parte superiore offre una terrazza panoramica che consente, se le condizioni del tempo lo permettono, di godere di una ampia vista sui Colli Euganei e sulla pianura, fino a Venezia. Ai piedi del Colle della Rocca si erge maestoso un complesso architettonico denominato Castello Cini che raggruppa in sè diverse tipologie di edifici. Tra l'XI sec. ed il XVI sec. il castello è stato dimora signorile, torre difensiva fino a diventare villa veneta.Il Castello si compone infatti di quattro nuclei principali; la parte più antica è la CASA ROMANICA (XI sec.) che assieme al CASTELLETTO (XII sec.) forma il primo nucleo abitativo. Nel corso del XIII sec., staccata, venne costruita la TORRE EZZELINIANA, un possente edificio difensivo voluto da Ezzelino III da Romano. La caratterizzano, all'interno, monumentali camini a torre, unici in Italia per forma e funzionalità, fatti costruire dalla signoria padovana dei Da Carrara nel sec. XIV.A partire dal 1405, dopo l'avvento della Serenissima Repubblica Veneta, il complesso monselicense viene acquistato dall'aristocratica famiglia veneziana Marcello che intraprende la costruzione di CA'MARCELLO, palazzo di collegamento fra le preesistenti strutture.I Marcello procedono poi all'ampliamento delle sale intermedie della Torre Ezzeliniana per ricavarne una dimora estiva, utilizzata ininterrottamente fino agli inizi dell'Ottocento. I nobili veneziani ingentiliscono il complesso costruendo sulla spianata antistante la Torre il leggiadro edificio della BIBLIOTECA (XVI sec.); ristrutturano il CORTILE VENEZIANO (XVII sec.) e aggiungono nel corso del '700 la cappella privata di famiglia. La caduta della Repubblica di Venezia, alla fine del XVIII sec., segna un lento ma progressivo declino dell'antico maniero monselicense. La proprietà del Castello passa infine a diverse famiglie locali, tra cui i Girardi-Cini, senza per questo contribuire a sollevare le sorti del complesso. Il colpo di grazia viene inferto dal Regio Esercito Italiano che durante la I Guerra Mondiale usa il Castello per scopi militari, abbandonandolo nel 1919 interamente saccheggiato di tutti i suoi tesori.
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