Il castello di Vogogna, costruito in posizione elevata rispetto al borgo, con la sua torre semicircolare domina tutto il paese. Ricostruendone la storia si scopre che probabilmente il nucleo originario doveva essere costruito dalla torre quadrata e da parte della cinta muraria collocate in posizione più arretrata, verso la montagna. Committente della fortificazione, con ogni probabilità, fu Giovanni Visconti, il quale nel 1348 ampliò il castello addossando altri corpi di fabbrica al nucleo preesistente.
In questo periodo Vogogna fu dotata di una cinta di mura più ampia per proteggere l'intero paese e di un palazzetto del Pretorio, sede del Vicario, realizzato ai piedi della scalinata che conduce al castello.
La pianta della struttura fortificata ha forma irregolare, determinata sia dall'ortografia del terreno sia dalle diverse fasi costruttive che la compongono; nei vari corpi di fabbrica si riscontra infatti la presenza di elementi architettonici a volte anche molto dissimili tra loro.
Il castello nacque come presidio militare a difesa di tutta la valle ed in particolar modo del paese di Vogogna. Nel 1328 infatti il piccolo centro divenne capitale dell'Ossola Inferiore, contrapposta a Domodossola che in quegli stessi anni rivestiva il ruolo di capitale dell'Ossola Superiore.
Poco si sa relativamente ai danni riportati dalla fortificazione in seguito agli attacchi inferti nel 1360 dalla lega capeggiata dal marchese del Monferrato e nel 1374 dagli Spelocri (fazione che aveva come centro Domodossola).
Nel 1798 il castello divenne proprietà comunale ed utilizzato come prigione per delinquenti comuni e detenuti politici.
Chiuso al pubblico nel 1970, dopo un restauro iniziato nel 1990, è stato riaperto nel 1998. Dal 1998 al 2004 l'interno della struttura è stato completato con le nuove infrastrutture inaugurate il 4 giugno del 2005.
La rocca di Vogogna è una torre medievale che si trova in località Genestredo nel comune di Vogogna, in Piemonte. Fu una delle tante torri di vedetta sparse in Val Grande per segnalare in modo efficiente l'avanzata di possibili nemici. Il toponimo può dar luogo a confusione: infatti, la rocca fu solo una torre sottoposta al governo del feudo dei signori facenti capo al vero castello di Vogogna, posto più a valle: mentre la quest’ultimo si è conservata fino a noi praticamente integro, questa torre fu soggetta ad un progressivo abbandono che la rende oggi un rudere.
Non si hanno notizie certe circa la costruzione dell’edificio. Quattro sono le ipotesi principali: fondata in epoca romana (V secolo d.C.), in epoca romanica, all’epoca dell’invasione dei Borgognoni (850 d.C.) oppure direttamente da Agilulfo in epoca Longobarda.
Quello che risulta certo è che nel 1348, insieme al castello di Vogogna fatto ristrutturare da Giovanni Maria Visconti, diventa una roccaforte.
Venne distrutta nel XVI secolo a seguito di un'invasione di Vallesani
I ruderi sono imponenti, soprattutto il mastio che ha un sistema di contrafforti impressionante, guardandolo bene sembra quasi il volto di un soldato con l'elmo.