Quando dopo Passo Cornello si scende a valle e si percorre la verde “fiuminata”, dove il Potenza scorre tranquillo e ben arginato circondato da alti e boscosi pendii, desta sempre meraviglia l’imponenza dei bastioni rocciosi quasi verticali, che come un grande anfiteatro sovrastano Spindoli. E lì, sopra un alto sperone, come una perla incastonata nella sua conchiglia, è la Rocca di Spindoli, che dal fondovalle difficilmente si scorge al primo sguardo, essendo costruita con le pietre calcaree tagliate dalle rocce che le stanno alle spalle e che la mimetizzano. E poi parliamo dei ruderi della Rocca, una torre monca alta una decina di metri e di un alto muro del palatium, risultato di poca storia iniziata tra XI e XII secolo e continuata con i Varano che vi tenevano una guarnigione, e di tanto oblio dal XVI secolo in poi, quando venne abbandonata a se stessa, alle intemperie ed ai terremoti. Le pietre ed i conci dei 260 metri delle sue mura perimetrali sono state asportate per anni per costruire le case del paese a valle. Il 19 Novembre del 1995, durante un’escursione della nostra Sezione, donne di Spindoli vendevano marmellate per reperire fondi da destinare al restauro della Rocca e pochi mesi dopo se ne vide il risultato, con la messa in sicurezza dei ruderi e con la sistemazione della tabellazione esplicativa, del cortile e della strada per arrivarci.
(M.R.)
tratto da i luoghi del silenzio http://www.iluoghidelsilenzio.it/rocca-di-spindoli-fiuminata-mc/
CLUB ALPINO ITALIANO – Sezione di Perugia G. Bellucci