Su un’altura a qualche chilometro da Cagli, nel paese di Frontone,ai piedi dell’imponente massiccio del Monte Catria, si erge una Rocca che ricorda, nella forma, una nave dotata di prua. L’assetto attuale è il risultato, tuttavia, di numerose modifiche subite nel corso dei secoli. Peculiare è il suo puntone triangolare scarpato, che ricorda la rocca di San Leo: per questo è stato ipotizzato che anche qui i lavori di potenziamento del sistema difensivo del castello furono realizzati dal Martini. Ospita al suo interno la Raccolta di arte sacra proveniente dalla vicina Chiesa della Madonna del Soccorso.
Cenni storici:
Reperti archeologici attestano che questo territorio fu abitato dagli Umbri, Galli e Romani (295 a. C.); poi dai Longobardi e successivamente dai Franchi come testimoniano le preziose pergamene dei monaci Avellaniti e Camaldolesi. La storia di Frontone è legata soprattutto al suo Castello, conteso da principi e da guerrieri per il dominio delle contrade circostanti e che oggi rappresenta uno dei più chiari esempi di architettura militare dell'XI secolo. Per lunghi periodi dovette sottostare alla giurisdizione di Cagli e poi a quella di Gubbio. Dal 1291 al 1420 i veri signori di Frontone furono i Gabrielli di Gubbio. Spodestata la signoria dal Conte Guidantonio di Urbino, Frontone s'inserisce, per oltre un secolo, nella storia dell'illustre famiglia dei Montefeltro e di quella dei Della Rovere che le succedette nel possesso del Ducato di Urbino. Nel 1445 Sigismondo Malatesta di Rimini in guerra contro il Duca Federico da Montefeltro, tentò di togliergli il Castello, ma il personale intervento del duca Federico mise in fuga i Malatesta. Fu probabilmente in seguito a questo fatto d'armi che il Duca decise di intraprendere importanti lavori di potenziamento del sistema difensivo valendosi dell'opera di Francesco di Giorgio Martini, famoso architetto e conoscitore della scienza militare. Frontone divenne contea nel 1530 per effetto del decreto di Francesco Maria della Rovere, Duca di Urbino, con cui donò al nobile modenese Giammaria della Porta, il Castello con tutto il suo territorio, conferendogli il titolo di Conte. Nel 1808 i della Porta furono privati di tutti i diritti, facoltà e giurisdizioni di cui godevano, tranne che del titolo nobiliare e delle proprietà private.
Dopo anni di abbandono, nel 1965 il Castello fu acquistato da Dandolo Vitali che lo rivendette pochi anni dopo al Conte Ferdinando della Porta.
Nel 1985 il comune di Frontone decideva di acquistarlo ed, infatti, oggi il Castello è di proprietà comunale. Il 27 luglio 2001, il Castello di Frontone ha aperto, dopo anni di restauro, il suo “cuore” ai visitatori. Ora è anche disponibile per convegni, matrimoni con rito civile, banchetti, mostre e quant’altro, sempre rivolgendosi alla locale Pro Loco.