Un importante sito coincide con la guglia rocciosa posta all’estremità orientale dell’altura sulla quale sorge la città di Enna: il luogo è noto come Rocca di Cerere
Le notizie storiche e le indagini archeologiche confermano che in quest’area era ubicato il più importante santuario dedicato a Demetra in epoca greca, e poi a Cerere in epoca romana.
Inoltre, notizie sul tempio sono tramandate da diversi scrittori latini, che in vario modo hanno anche descritto l'aspetto dell'area sacra, la quale si estende in tutta la zona in prossimità della rocca di Cerere, sino alla superficie oggi occupata dal Castello di Lombardia.
Cicerone descrive con minuzia che «ante aedem Cereris in aperto ac propatulo loco» vide due statue colossali: una di Cerere, recante una statua della Vittoria sulla mano destra; una di Triptolemo. Sulla rocca di Cerere, infatti, sarebbero ancora visibili le tracce di un'ara posta al centro, oggi scomparsa, e due grandi intagli nella roccia, nei quali dovevano essere incassate le basi delle statue colossali. Si accede alla sommità della rocca attraverso due rampe di scala, una a nord-ovest e l’altra a sud-ovest, tutt’oggi adoperata.
La rocca di Cerere era solo una parte dell’area sacra, dato che il tempio era da individuarsi nel piano attualmente occupato dal Castello di Lombardia. I due spazi sacri erano collegati attraverso appositi percorsi, ricchi di edicole votive e sorgenti d'acqua. Analoga caratteristica presentano alcuni spazi posti nelle zone sottostanti lo sperone roccioso, che dunque precedevano il raggiungimento della rocca di Cerere. Si trattava di aree preposte allo svolgimento di rituali da parte dei pellegrini che volevano raggiungere il tempio.
Nell’odierna Contrada Santa Ninfa, su una parete calcarea, è possibile ammirare le edicole scavate nella superfice rocciosa, testimoni della caratterizzazione sacra dell'intera area.
A ulteriore conferma della presenza di una così grande area sacra interverrebbe un’epigrafe, oggi scomparsa, risalente al IV o III sec. a.C., recante una dedica alla dea Demeter degli ennesi.
La Rocca di Cerere costituisce uno spazio simbolico unico nel suo genere, erede di un grande patrimonio storico, culturale e persino mitologico. Nel Marzo del 2018, infatti, la commissione per le eredità immateriali della Sicilia ha deliberato l’iscrizione del bene
“Spazio simbolico della Rocca di Cerere” nel Registro delle Eredità Immateriali, in riferimento al mito di Demetra e Kore per la città di Enna, grazie al prezioso lavoro portato avanti dalla Delegazione FAI di Enna.