Da fortezza medievale a sfarzosa residenza rinascimentale, la Rocca dei Rossi ha ospitato una delle famiglie più illustri del Parmense, i Rossi. Gli interventi artistici di allievi di Giulio Romano, del Baglione, del Samacchini, del Bertoja, del Procaccini, del Paganino equiparano la sontuosità della Rocca alle corti medicee e gonzaghesche, strettamente legate al casato di San Secondo. Il maniero che si vede attualmente è la parte scampata alle demolizioni ottocentesche dell'antica struttura a forma di trapezio che includeva una cappella, un teatro ci corte e un loggiato. Diciannove stanze del piano nobile (inclusi corridoi e ingressi) si sono tuttavia conservate, fra le quali il Salone delle Gesta rossiane con i suoi 1200 metri quadrati di affreschi, la Sala dell'Asino d'Oro con raffigurazioni dal romanzo di Apuleio. La particolarissima iconografia ritorna in altre parte della rocca come la Sala delle Favole, la Sala di Momo ma anche nelle stanze della Cena, del Lupo e della Giustizia.
nei Beni FAI tutto l'anno
Gratis