Fra i monumenti di Nepi, il “Forte dei Borgia” è sicuramente il più significativo. Donato al Comune di Nepi nel 1962 dagli allora proprietari, la famiglia Sili, il castello si presentava in uno stato fatiscente. Una lunga opera di recupero, protrattasi per più di venti anni e culminata con un ultimo e massiccio intervento, ha restituito la piena fruibilità del monumento.
Il castello nella tradizione popolare ha assunto il nome di “Forte dei Borgia” essendo intimamente legato all’importante famiglia di origine catalana. In realtà, quanto oggi visibile è il risultato di sovrapposizioni che testimoniano della lunga continuità storica che caratterizza la cittadina di Nepi.
Il nucleo originale della rocca, infatti, poggia le fondamenta su una fortificazione di epoca romana posta a difesa del lato occidentale dell’abitato. Il locale “sotterraneo” del castello conserva inglobata la porta di ingresso alla città di età romana, un arco a tutto sesto, a 15 cunei in peperino e con piedritti composti da quattro filari in blocchi di tufo. Il piano di calpestio presenta ancora in più punti resti di basolato, quanto rimane del percorso dell’antica Via Amerina all’interno di Nepi.
In età bizantina Nepi è ricordata dalle fonti come un centro fortificato. posizionato sull’importante percorso della Via Amerina. Lo stato attuale del complesso non conserva, però, strutture edilizie databili con certezza a questo periodo.
Una torre trapezoidale fu aggiunta fra la metà del XII e la metà del XIII secolo. Con l’erezione di questa torre venne a formarsi il nucleo della primitiva rocca, ricordato per la prima volta da una fonte del ‘300. Con l’elezione al pontificato di Alfonso Borgia nel 1455 si aprì per Nepi un periodo di importanti cambiamenti urbanistici che comportarono lavori di restauro della città e, molto probabilmente, di ampliamento della rocca. Un inventario dei beni del 1477 cita per la prima volta la “torre rotonda”.
Ad oggi la Rocca dei Borgia di Nepi è riconosciuta tra le Dimore Storiche della Regione Lazio.