Il Calvario di Domodossola si inserisce tra i Sacri Monti di Piemonte e Lombardia Patrimonio dell'Umanità UNESCO. Nel 1656 Gioacchino da Cassano e Andrea da Rho, frati cappuccini, idearono una Via Crucis sul Colle di Mattarella, segnandone le stazioni con delle croci e coronata dal Santuario del SS. Crocifisso, sostituite successivamente da cappelle con la rappresentazione plastica e pittorica della Passione di Cristo. Il progetto incontrò il sostegno della comunità locale e l'approvazione della diocesi di Novara. L’8 luglio 1657 fu posata la prima pietra del Santuario e nel 1662 si celebrò la prima messa. Nel 1828 il filosofo e sacerdote Antonio Rosmini diede nuovo impulso alla spiritualità del Calvario con l’edificazione della Casa Madre dell'Istituto della Carità, di cui i Padri Rosminiani sono ancora custodi. Nel corso del XVIII sec. fu ultimata gran parte dell’opera; le statue più recenti risalgono alla metà del Novecento, segno di un lavoro ininterrotto e di un interesse vivo.