Il rione San Savino è stato uno dei più antichi insediamenti della città di Jesi. L’antico Foro Boario è stato prima insediamento dei Piceni, poi dei Romani ed infine dei Longobardi. Al 1000 risale il monastero di San Savino, importante presidio longobardo del territorio, i cui scavi sono oggi visibili, ma poco frequentati. Alla fine del 1500 risale la chiesa del Crocifisso, che divenne il fulcro del Borgo di San Filippo, uno dei primi quartieri popolari nati fuori dalle mura. Nei primi anni del 1900, l’ormai rione San Savino, divenne un importante quartiere operaio della città, caratterizzato dalla presenza di molte filande. Nel 1930 il mercato del bestiame venne trasferito dal rione Mercatale ai nuovi spazi del Campo Boario; a questi anni risale la costruzione del mattatoio pubblico. Negli anni ’70 fu costruita la scuola media ‘Federico II’ che ospita i resti di una fornace romana. Piazzale San Savino è oggi il cuore pulsante del quartiere più vivace e multietnico di Jesi.