Nei pressi dell'arco di San Lidano, lungo il tratturo Caniò, sul finire degli anni Ottanta scavi sistematici hanno riportato alla luce una vasta area archeologica con resti del tempio arcaico dedicato a Giunone Regina, risalente al IV-I secolo a.C.
Si possono ammirare i resti dell'epistilio con iscrizione, rocchi di colonne, capitelli, elementi architettonici. Dallo scavo sono emersi numerosi ex voto di terrecotte o bronzo, monete, frammenti di ceramiche, lucerne: il tutto conservato presso l'Antiquarium di Sezze.
Attualmente i ruderi, in località Acquaviva, rimangono alle estremità di una vasta spianata, che doveva essere la platea della costruzione. Verso Ovest vi è una struttura di costruzione sotterranea, adibita a cisterna, in opera cementizia in parte rivestita in opera reticolata e con volta a botte. Sul lato Est sono visibili i muri perimetrali, con rivestimento in laterizio, di un ambiente a pianta quasi quadrata. Sparsi sul terreno o in considerevoli mucchi si vedono numerosi resti dei marmi che abbellivano l'edificio (marmi di vari tipi e colori, dal porfido al verde cipollino) e abbondante materiale fittile.