Alla destra del fiume Tanaro, nel Comune di Priola, salendo verso il Borgo di Casario, non distante dal Castello dei Marchesi Pallavicino, e’ possibile scorgere il campanile di quella che fu la chiesa di San Giusto, appartenente all’agglomerato dei monaci benedettini.
Dai resti ancora ben visibili tra gli alberi da frutta e i castagni, è possibile immaginare che l’impianto della chiesa fosse a tre navate terminate da un’abside piana, lungo un asse est-ovest.
E’ ancora possibile scorgere i resti delle celle benedettine che secondo gli incartamenti ritrovati all’archivio di Stato dovevano essere stati occupati dai monaci di San Giusto di Susa tra il 1100 e il 1300.
Importante presidio lungo la Via del Sale, la “Villa” di Priola venne infatti donata nel 1033 dai Marchesi di Susa all’Abbazia di San Giusto a Susa, rendendola un dominio monacale. Risale a quell’epoca l’edificazione della Chiesa di San Giusto, come sede periferica per i monaci benedettini di Susa.